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22/11/2025
HAMLET IN PURPLE

60 minuti

Lingua: Italiano

Con: Valentino Mannias, Luca Spanu

Traduzione, regia, drammaturgia: Valentino Mannias. Musiche originali e sound design: Luca Spanu. Con: Valentino Mannias e Luca Spanu. Collaborazione teatro di figura: Is Mascareddas. Cantanti: Emanuela Orrù, Federica Orrù. Light designer: Andrea Gallo. Foto di scena: Dietrich Steinmetz. Produzione: Valentino Mannias- Bluemotion
12/12/2025
ANIME FRAGILI viaggio nelle fragilità del nostro tempo con Platone e Aristotele

Lingua: Italiano

Trama: Un viaggio profondo nelle fragilità dell'uomo contemporaneo, accompagnato dalle riflessioni senza tempo di Platone e Aristotele. Oggi, più che mai, il nostro tempo appare segnato dalle incertezze esistenziali: dalla solitudine che avvolge l'individuo alla crescente difficoltà di comunicare autenticamente, dall'assenza di verità alla crisi della politica, dalle inquietudini sollevate dalla tecnologia alle paure ataviche legate alla morte, un tabù che, nonostante i secoli, continua a essere irrisolto. Lo spettacolo, ispirato all’omonima pubblicazione di Matteo Saudino per Einaudi, ci invita a riflettere su come le intuizioni dei grandi filosofi dell’antichità possano ancora oggi offrirci chiavi di lettura per affrontare le sfide e le trasformazioni dell’occidente contemporaneo. Platone, con la sua visione della realtà come mondo delle idee, ci spinge a cercare la verità oltre le apparenze, mentre Aristotele, con la sua riflessione sull’etica e sulla felicità, ci invita a coltivare la virtù come strada per vivere una vita piena e autentica

Con: Matteo Saudino, Giua

Matteo Saudino, professore, attivista, youtuber e scrittore, ha collaborato con
l'Università di Torino come docente di Istituzioni Politiche. Sul suo canale
YouTube, che ha superato i 51 milioni di visualizzazioni, affronta la filosofia e la
storia come strumenti per riflettere sulla società e la politica, sostenendo che
“fare filosofia è un atto di ribellione”. Partecipa regolarmente a festival, tiene
conferenze e seminari di filosofia in tutta Italia e si occupa di formazione per
enti pubblici e imprese private. Nel 2024 ha debuttato con il suo primo
spettacolo teatrale, Vite Ribelli, che racconta le storie di pensatori come Ipazia,
Democrito, Giordano Bruno, Olympe de Gouges e Socrate. Nel 2025 presenterà
un nuovo progetto con Corrado Nuzzo e Maria Di Biase: Filosofà - Disquisizioni
comiche da divano, uno spettacolo interattivo che coinvolgerà il pubblico in
modo unico.
Giua è una cantautrice e musicista italiana premiata con Lunezia, Castrocaro,
Musicultura e il Festival de Cançó Barnasants di Barcellona. Finalista al Festival
di Sanremo Giovani nel 2008, ha all’attivo sei dischi, tra cui Piovesse sempre
così (2019) e Retablos (2025). Ha collaborato con artisti come Riccardo Tesi,
Fausto Mesolella e Adriana Calcanhotto e ha lavorato con Neri Marcorè in
Quello che non ho e La buona novella, uno spettacolo dedicato a Fabrizio De
André. Fondatrice del Coro Popolare della Maddalena, ha anche lanciato il
progetto “Parkinsong” con l’Ospedale San Martino di Genova, un coro per i
malati di Parkinson. Giua ha scritto le musiche di Maria Stuarda per il Teatro
Nazionale di Genova e ha collaborato con il Gnu Quartet per un vinile in
edizione limitata. Nel 2025 ha pubblicato Retablos insieme a Riccardo Tesi, un
disco live che celebra la loro lunga amicizia musicale.
08/01/2026
A Mirror - uno spettacolo falso e NON autorizzato

90 minuti

Lingua: Italiano

Trama: Con un meccanismo geniale, esilarante e imprevedibile di teatro-nel-teatro-nel-teatro - a metà fra Pirandello e rumori fuori scena – “spettacolo falso e non autorizzato (a Mirror)” arriva in Italia, dopo l’enorme successo inglese, con un cast e un adattamento sorprendenti. Affrontando temi come la libertà di parola, l’autoritarismo e la censura, è un elettrizzante thriller dark ad alto tasso di ironia e adrenalina, in cui nulla è come sembra e che chiede al pubblico di essere continuamente parte attiva della messinscena. Siete tutti invitati al matrimonio di Nina e Leo, nell’elegante sala eventi di uno stato totalitario in cui le opere teatrali e cinematografiche devono passare il vaglio della censura del Ministero. La cerimonia, però, è solo una copertura, per cui siate pronti a essere testimoni e complici di una performance clandestina e non autorizzata. Dove stia la verità è continuamente in discussione, i ruoli sono pronti a capovolgersi e le forze dell’ordine attendono in agguato, riducendo sempre più ogni distanza fra il dietro le quinte e il palcoscenico. Ce la farà il gruppo di attori ribelli a portare lo spettacolo fino alla fine, evitando di fare arrestare anche il pubblico per questo gesto di insubordinazione? Protagonisti del falso matrimonio e pronti ad accogliervi in teatro, una variegata compagnia di amatissimi attori “ribelli”: ninni Bruschetta, Claudio "greg" Gregori, Fabrizio Colica, Paola Michelini e Gianluca Musiu. La regia e l’adattamento italiano sono di giancarlo Nicoletti, le scene di alessandro Chiti, le musiche originali di mario Incudine, i costumi di giulia Pagliarulo, il disegno luci di sofia Xella e la produzione è firmata da altra Scena e viola Produzioni

Con: Ninni Bruschetta, Claudio “Greg” Gregori, Fabrizio Colica, Paola Michelini, Gianluca Musiu

Dalle note di regia di Giancarlo Nicoletti: “Un immaginario Stato, autoritario e sanguinolento, controlla tutte
le opere d’arte - tanto che il Ministero della Cultura viene chiamato ‘ufficio censura’. Un giovane autore
deve vedersela con un funzionario sui generis perché il suo copione sia approvato. Un finto matrimonio con
la polizia in agguato. Questi sono gli ingredienti di un testo geniale, e lo spettacolo che ne è risultato è così
originale e insolito che è difficile raccontarlo. Di certo è un lavoro molto attuale e che parla a tutti,
affrontando temi sempre più all’ordine del giorno: la verità, la libertà d’espressione, gli stratagemmi - spesso
subdoli - con cui i potenti piegano il mondo al proprio volere; un lavoro che parla anche dell’eterna
dicotomia fra finzione scenica e verità della vita vissuta, di come il confine fra le due spesso sia labile e della
condizione degli artisti (e di quanto non si possa farne a meno). Il meccanismo teatrale, perfetto nel suo
alternare più livelli come un sistema di scatole cinesi e a cambiare continuamente il punto di vista, fino al
sorprendente epilogo finale, è ciò che ha appassionato tutta la compagnia fin dall’inizio. E da quello ci siamo
lasciati guidare, assecondando la comicità surreale e inaspettata che ne è derivata e il ritmo incalzante da
thriller, e cogliendo l’occasione di riflettere sul potere delle storie (se ben raccontate) di cambiare le sorti del
mondo. Il pubblico deve aspettarsi di tutto, anche di essere nostro complice e finire in galera: ma – con ogni
probabilità - ne sarà valsa la pena.”
29/01/2026
Una giornata qualunque

90 minuti

Lingua: Italiano

Trama: Commedia divertente e vivace che traccia un caustico ritratto delle nevrosi femminili condensando il meglio della comicità di Dario Fo e Franca Rame. La protagonista è una donna, Giulia che si è separata dal marito dopo 35 anni di matrimonio e che vive sola in una casa piena di aggeggi elettronici. Di mestiere fa la manager pubblicitaria e quindi ha nella sua casa-ufficio tutta la strumentazione necessaria per fare filmati. La solitudine la sta logorando e non ha più voglia di vivere. Ha deciso di suicidarsi e di lascia- re un messaggio video all’ex marito nel quale vuole confessargli di averlo molto amato e dove vuole parlargli della sofferenza della separazione dalla quale sono scaturiti per lei molti vizi come il fumo, l’alcol ed il mangiare senza regole. Nel suo monolocale ha creato diversi “congegni elettronici” per contrastare questi vizi. Mentre si organizza per registrare il videomessaggio e per compiere il “gesto estremo” comincia a suonare il telefono. Si scopre che un giornale dall’invitante titolo! Salute” ha pubblicato un articolo di una psichiatra che dà consigli contro la depressione. Alla fine dell’articolo compare un numero di telefono, che è inopinatamente quello di Giulia. Così riceve telefonate da donne disperate che hanno bisogno di consiglio e di aiuto. Inutilmente cerca di far capire di non essere lei la psichiatra. Le donne insistono, vogliono sapere, e così nascono delle conversazioni che finiscono per diventare molto comiche e surreali.  oltre alle telefonate continue di vari personaggi irrompe nella casa di Giulia anche un ladro che contribuisce rendere ancora più esilarante la situazione. Tutto si risolve in maniera comica e grottesca perchè le strampalate vicissitudini-accadimenti concorrono a far sì che Giulia non raggiunga lo scopo di passare a miglior vita, soprattutto lei stessa si rende conto di non essere la sola ad avere problemi e che il mondo fuori da casa è stra-pieno di solitudine

Con: Gaia De Laurentis, Stefano Artissunch, Lorenzo Artissunch

Così il Regista
Con questa bellissima commedia di Dario Fo e Franca Rame torno alla possibilità di ideare una
messa in scena fantasiosa cosa per me fondamentale nella scelta di un testo e torno a dirigere Gaia
De Laurentiis diplomata presso il Teatro Piccolo di Milano diretto da Giorgio Strehler, attrice
poliedrica dalle spiccate capacità brillanti e versatile nell’interpretare i più svariati personaggi.
Lo spettacolo Una Giornata Qualunque è un vero e proprio “match teatrale”, un incontro/ scontro
tra la protagonista Giulia/Gaia De Laurentiis e tutti gli altri personaggi portati sulla scena con
arte performativa dal sottoscritto, il match è ben ingegnato grazie ai dialoghi brillanti scritti dalla
penna raffinata di Fo/Rame nonché grazie alle situazioni comiche e paradossali che
sdrammatizzano i vari “problemi” della protagonista Giulia (la solitudine, il timore di aver perduto
la propria bellezza, l’ossessione di essere amata).
Alla fine, ci troviamo di fronte ad una commedia che ci fa sorridere, un inno alla vita perché mette
in ridicolo il dramma che ciascuno di noi porta dentro, facendoci riflettere sul fatto che tutti
abbiamo i nostri guai. Come direbbe Dario Fo, ‘per vincere la solitudine ed i propri disagi, anziché
sentirsi al centro dell’Universo, dovremmo solo pensare di esserne parte’. Ecco, forse, il segreto
della felicità: ridere dei nostri drammi e trovare conforto nel fatto che siamo tutti in questo
insieme.”
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