Con questa bellissima commedia di Dario Fo e Franca Rame torno alla possibilità di ideare una
messa in scena fantasiosa cosa per me fondamentale nella scelta di un testo e torno a dirigere Gaia
De Laurentiis diplomata presso il Teatro Piccolo di Milano diretto da Giorgio Strehler, attrice
poliedrica dalle spiccate capacità brillanti e versatile nell’interpretare i più svariati personaggi.
Lo spettacolo Una Giornata Qualunque è un vero e proprio “match teatrale”, un incontro/ scontro
tra la protagonista Giulia/Gaia De Laurentiis e tutti gli altri personaggi portati sulla scena con
arte performativa dal sottoscritto, il match è ben ingegnato grazie ai dialoghi brillanti scritti dalla
penna raffinata di Fo/Rame nonché grazie alle situazioni comiche e paradossali che
sdrammatizzano i vari “problemi” della protagonista Giulia (la solitudine, il timore di aver perduto
la propria bellezza, l’ossessione di essere amata).
Alla fine, ci troviamo di fronte ad una commedia che ci fa sorridere, un inno alla vita perché mette
in ridicolo il dramma che ciascuno di noi porta dentro, facendoci riflettere sul fatto che tutti
abbiamo i nostri guai. Come direbbe Dario Fo, ‘per vincere la solitudine ed i propri disagi, anziché
sentirsi al centro dell’Universo, dovremmo solo pensare di esserne parte’. Ecco, forse, il segreto
della felicità: ridere dei nostri drammi e trovare conforto nel fatto che siamo tutti in questo
insieme.”
il meglio della comicità di Dario Fo e Franca Rame. La protagonista è una donna, Giulia che si è
separata dal marito dopo 35 anni di matrimonio e che vive sola in una casa piena di aggeggi
elettronici. Di mestiere fa la manager pubblicitaria e quindi ha nella sua casa-ufficio tutta la
strumentazione necessaria per fare filmati.
La solitudine la sta logorando e non ha più voglia di vivere. Ha deciso di suicidarsi e di lascia- re un
messaggio video all’ex marito nel quale vuole confessargli di averlo molto amato e dove vuole
parlargli della sofferenza della separazione dalla quale sono scaturiti per lei molti vizi come il fumo,
l’alcol ed il mangiare senza regole.
Nel suo monolocale ha creato diversi “congegni elettronici” per contrastare questi vizi. Mentre si
organizza per registrare il videomessaggio e per compiere il “gesto estremo” comincia a suonare il
telefono. Si scopre che un giornale dall’invitante titolo! Salute” ha pubblicato
un articolo di una psichiatra che dà consigli contro la depressione. Alla fine dell’articolo compare
un numero di telefono, che è inopinatamente quello di Giulia. Così riceve telefonate da donne
disperate che hanno bisogno di consiglio e di aiuto. Inutilmente cerca di far capire di non essere lei
la psichiatra. Le donne insistono, vogliono sapere, e così nascono delle conversazioni che finiscono
per diventare molto comiche e surreali. Oltre alle telefonate continue di vari personaggi irrompe
nella casa di Giulia anche un ladro che contribuisce rendere ancora più esilarante la situazione.
Tutto si risolve in maniera comica e grottesca perchè le strampalate vicissitudini-accadimenti
concorrono a far sì che Giulia non raggiunga lo scopo di passare a miglior vita, soprattutto lei stessa
si rende conto di non essere la sola ad avere problemi e che il mondo fuori da casa è stra-pieno di
solitudine.